di Salvatore Bonfiglio
La guerra della Federazione russa nei confronti del popolo ucraino costituisce un palese atto di aggressione. E, se si vuole la pace, occorre subito fermare il conflitto e, il prima possibile, ripristinare il diritto internazionale. Obiettivi, però, non facilmente raggiungibili quando lo Stato aggressore è uno dei membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu che può utilizzare il suo potere di veto per impedire la «soluzione delle controversie» e le «azioni rispetto alle minacce e violazioni della pace, e gli atti di aggressione».