di Giuseppe Ricotta
Era il 2012 quando abbiamo deciso di realizzare un seminario di confronto e dialogo tra Italia e Brasile, e tra la sociologia e il diritto, su diritti umani, democrazia, inclusione sociale e mediazione. Un seminario da svolgersi presso la ex Facoltà di Sociologia della Sapienza Università di Roma / Dipartimento di Scienze Sociali, con la collaborazione di IRIAD – Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo.
Oltre all’autore di questa premessa, allora ricercatore di Sociologia alla Sapienza, hanno contribuito all’ideazione e organizzazione del seminario i colleghi professori di diritto Doglas Cesar Lucas, della Universidade Regional do Noroeste do Estado do Rio Grande do Sul (UNIJUÍ), e Fabiana Marion Spengler, della Universidade de Santa Cruz do Sul (UNISC). Un’iniziativa scientifica e culturale da subito incoraggiata e sostenuta da Fabrizio Battistelli, allora Direttore del mio Dipartimento.
Dopo la prima edizione del 2013, intitolata «Conflitto, mediazione sociale, diritti umani», ce ne sono state altre quattro fino al 2017, nel corso delle quali si sono susseguiti relatrici e relatori di diversa provenienza disciplinare e nazionale, ben oltre i confini che ci eravamo dati in partenza.
Solo per ricordare alcune relazioni – tralasciando quelle delle colleghe e dei colleghi di Sapienza, e certamente dimenticandone altre di molto rilevanti – segnalo quelle di Luigi Ferrajoli della Università degli Studi Roma Tre, di Dario Sousa e Silva Filho della Universidade do Estado di Rio de Janeiro (UERJ), di Gilmar Antonio Bedin della Universidade Regional do Noroeste do Estado do Rio Grande do Sul (UNIJUÍ), di Rita Andrenacci dell’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna PRAP Lazio, di Adolfo Ceretti dell’Università di Milano Bicocca, di Eligio Resta della Università di Roma Tre, di Matteo Zuppi della Comunità di Sant’Egidio, di Núria Llevot Calvet della Universitat de Lleida, di Vittorio Bufacchi della University College Cork, di Tonio Dell’Olio di Libera, di Letizia Bindi dell’Università del Molise. In tal senso, si sono confrontati e intrecciati saperi provenienti da diversi campi – il diritto e la sociologia, l’antropologia culturale e la filosofia, la psicologia e la pedagogia, e da diversi contesti istituzionali – università, istituzioni, centri di ricerca e terzo settore.
La sesta edizione del seminario si sarebbe dovuta svolgere nel 2020. Il Covid-19 ha bruscamente modificato i piani, rendendo impossibile la visita della delegazione accademica brasiliana presso la Sapienza.
Questa consuetudine all’incontro scientifico e culturale in presenza è felicemente ripresa nel 2023, in occasione di un nuovo seminario, questa volta intitolato «Diritti umani e inclusione sociale: un confronto tra Brasile e Italia». Ne è scaturito un proficuo dibattito sul tema dei diritti e dell’inclusione sociale, di cui darà conto in modo più puntuale nell’introduzione che segue Matteo Finco, co-moderatore del seminario insieme a me e a Raquel Andrade Weiss, dell’Universidade Federal do Rio Grande do Sul di Porto Alegre.
Nella sezione monografica del presente numero della Rivista Democrazia e Sicurezza sono pubblicate in forma di saggio alcune delle relazioni presentate in questo ultimo seminario italo-brasiliano, con l’auspicio che questo dialogo internazionale e interdisciplinare possa proseguire nell’ottica di un sapere plurale, inclusivo e democratico.