L’esercizio della libertà religiosa in carcere, tra garanzie di sicurezza e finalità rieducative: l’esperienza islamica

di Alberto Fabbri

La realtà carceraria rappresenta un terreno particolarmente sensibile per analizzare l’evoluzione attuale degli aspetti legati all’esercizio del diritto alla libertà religiosa, non solo nella dimensione che interessa la sfera pratica, che richiama l’assistenza religiosa e la frequenza di spazi dedicati al culto, ma anche negli elementi legati all’appartenenza religiosa come carattere di identità del soggetto in un ambito di affiliazione e adesione.


Abstract

The rapid change that has affected the relevant issue of the imprisoned population professing the Islamic religion arises troublesome situations. The fundamentalist proselytism and jihadist radicalisation have compelled prison administration to monitor the phenomenon to prevent risk events or stop any related process. However, this monitoring activity risks undermining the full realisation of freedom of worship right within the penal institutions. The research intends to grasp and deepen some aspects of the phenomenon, to evaluate the effectiveness of the policies implemented in order to combine expressions of worship, security and re-educational purposes.

Leggi l’articolo in Pdf

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.