Respingimento collettivo degli immigrati: la parola alla Corte europea dei diritti dell’uomo

di Caterina Bova

La Corte Europea dei diritti dell’uomo il 23 febbraio 2012 ha condannato all’unanimità l’Italia per la “politica dei respingimenti” effettuata nell’estate del 2009 nei confronti di cittadini stranieri, per lo più africani provenienti dalla Libia. L’Italia – secondo la Corte – ha violato la Convenzione Europea sui diritti dell’uomo ed in particolare il principio di non refoulement (non respingimento) secondo cui non è consentito respingere migranti verso Paesi nei quali corrano il rischio di essere perseguitati o di subire trattamenti inumani o degradanti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.