La nuova NCA nella politica di sicurezza del Regno Unito

di Gabriele Maestri

Il 25 aprile del 2013 ha ricevuto la sanzione della regina Elisabetta II il Crime and Courts Act, con cui il Parlamento del Regno Unito è intervenuto in materia di repressione e prevenzione dei reati, nonché sull’amministrazione della giustizia. Particolarmente interessante in quell’atto normativo risulta l’istituzione di una nuova agenzia con il compito di guidare la lotta contro il crimine grave e organizzato, oltre che di rafforzare la sicurezza dei confini.

Quel soggetto è la National Crime Agency, di cui i media hanno parlato (anche in Italia) in occasione dell’inizio delle sue attività, proponendo spesso un paragone con la statunitense FBI: essa, a partire dal 7 ottobre, prende il posto di vari enti prima operanti nello stesso ambito, enti che il citato atto normativo abolisce. Può essere utile tracciarne un profilo per potere svolgere brevi riflessioni sugli effetti di una simile operazione sulla politica di sicurezza e, prima ancora, sull’impostazione stessa di quel concetto, per valutarne l’estensione.

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