Il “dilemma del prigioniero”. La Corte suprema canadese si pronuncia sul bilanciamento tra interesse pubblico alla sicurezza e garanzia del giusto processo

di Pamela Martino

La Corte suprema dichiara la legittimità costituzionale della sez. 38 del Canada Evidence Act R.S.C., 1985, c. C-5, che attribuisce alla Corte federale, anziché ai giudici di merito, la competenza a decidere in ordine all’esibizione in giudizio di prove consistenti in informazioni segretate per ragioni di sicurezza nazionale. Il disposto legislativo, infatti, secondo la Corte non pone in essere una violazione né della sez. 96 del Constitution Act 1867 né della sez. 7 della Canadian Charter of Rights and Freedoms in quanto non invade la “core jurisdiction” delle Corti superiori né pregiudica le garanzie del giusto processo.

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