di Eugenio Lanza
In quest’opera, l’autore – professore associato di Diritto pubblico comparato presso la Sapienza
Università di Roma – esamina la tensione strutturale tra la forza normativa delle costituzioni nazionali e il processo di integrazione sovranazionale; una tensione che nel vecchio continente si è andata ad affermare, in particolare, nell’ambito del processo di integrazione europea. Egli imposta un parallelismo fra il rispettivo approccio delle Corti costituzionali italiana e tedesca, che entrambe svolgono un controllo di tipo accentrato, con la Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Fin dal principio, è evidente come l’autore non intenda approcciarsi al tema – o alla questione, se vogliamo – di tale cooperazione-concorrenza-conflitto con modalità astratte, bensì attuando una diagnosi concreta e storica delle trasformazioni in atto nel diritto costituzionale europeo. Tema peraltro attuale: le corti costituzionali dei sistemi accentrati si trovano oggi di fronte a una ridefinizione del proprio ruolo e tale trasformazione esige un ripensamento della funzione del giudice costituzionale.