A cura di Francesco Antonelli, Università degli Studi Roma Tre
In pubblicazione sul numero 3 del 2018 di Democrazia e Sicurezza – Democracy and Security Review
Il terrorismo rappresenta una delle minacce più serie per le società contemporanee. Mentre il terrorismo di matrice religiosa e con un legame organico con più vasti network internazionali ha colpito in molti paesi europei, dentro e fuori il Vecchio Continente si moltiplicano episodi terroristici riconducibili all’azione di singoli individui (lupi solitari), non direttamente riconducibili a organizzazioni.
Questa nuova ondata di attacchi terroristici, coincidente con l’ascesa di Daesh, ha posto all’attenzione dell’opinione pubblica e della comunità scientifica la crescente rilevanza dei percorsi di radicalizzazione violenta (intesi come processi di socializzazione, acculturazione e ri-strutturazione dell’identità personale) quali presupposti del terrorismo. Il dibattito che ne è scaturito e che ha coinvolto sociologi, storici, giuristi, filosofi e altri cultori delle scienze sociali e umane è stato segnato da posizioni molto diverse tra loro: per alcuni la radicalizzazione è la conseguenza di identità religiose incompatibili con i valori delle democrazie occidentali; per altri il frutto della marginalizzazione crescente delle giovani generazioni, in particolare degli immigrati di II e III generazione, all’interno di un orizzonte post-coloniale; infine, per altri ancora, un processo politico-culturale co-estensivo alla modernità che riemerge in varie forme nel corso del tempo. Molto dibattuto appare anche il confronto tra le forme contemporanee del terrorismo e quelle assunte in passato, in particolare dai terrorismi ideologici di estrema sinistra e destra.
A partire da queste brevi considerazioni, la call intende sollecitare contributi di carattere sociologico, politologico, storiografico e giuridico che affrontino i temi della radicalizzazione violenta e del terrorismo, sia mediante studi empirici che teorici. Saranno particolarmente graditi quei contributi che riflettono sugli scenari futuri.
Chiunque sia interessato a partecipare, può inviare un contributo (massimo 35.000 caratteri, bibliografia inclusa), ENTRO IL 15 MAGGIO 2018 a: francesco.antonelli@uniroma3.it.
I contributi saranno sottoposti a double blind peer review.