di Paolo Scarlatti

Il libro di Claudio Martinelli (La Brexit e la Costituzione britannica. Come e perché il Regno Unito è uscito dall’Unione Europea, Giappichelli, Torino, 2023) suscita numerose suggestioni nella prospettiva del diritto costituzionale. La prima delle quali è senz’altro l’attenzione al profilo storico dell’intera vicenda relativa al recesso unilaterale e volontario del Regno Unito dall’Unione europea che, per essere correttamente interpretata, non può prescindere dalla peculiarità del rapporto che questo Paese ha intrattenuto con l’Europa sin dal 1975. Un rapporto, in particolare, che ha sempre dato conto di una diffidenza di fondo nei confronti del progetto europeo, le cui tappe essenziali vengono ripercorse con dovizia di particolari.

A ciò si aggiunga il carattere storico della British Constitution, che ha rappresentato un argine indiscutibile alla partecipazione del Regno Unito al processo d’integrazione europea, dal suo avvio alla sua complicata conclusione, e su cui l’autore giustamente basa la ricostruzione degli eventi, mettendo in luce anche le ambiguità della dinamica politica nazionale e le sue ricadute sul piano costituzionale.